La tecnologia è presente in ogni ramo della nostra quotidianità, o quasi: casa, musica, conto bancario, momenti di relax e tanto altro. Tante di queste funzioni possono essere attivate senza l’uso delle mani, grazie agli assistenti virtuali.

Questi software interpretano il linguaggio umano e, prendendo spunto dalla pagina di Wikipedia, “può dialogare con degli interlocutori umani allo scopo di fornire informazioni o compiere determinate operazioni“.

Svolgere determinate azioni “delegando” qualcun altro è una vera comodità in diverse situazioni: pensate al momento in cui si guida e chiedere al nostro assistente virtuale di lavorare per noi senza togliere le mani dal volante.

Oppure mentre si è in casa e, indaffarati in un lavoro, non ci si vuole distrarre dando compiti specifici agli assistenti virtuali più vicini a noi.

In primis: quanti sono questi assistenti virtuali presenti al giorno d’oggi?

A dir la verità diversi, i più famosi sono: Siri di Apple, Google Assistant dell’omonima casa, Cortana di Microsoft presente in tutti i Windows 10 e Alexa di Amazon.

A proposito di Windows 10, potrebbe interessarti il mio articolo “Microsoft Store, questo sconosciuto“.

Fatta questa descrizione con elenco dei più famosi software presenti sul mercato, vi sarà venuta voglia di provare qualche funzione e prendere dimestichezza con lo strumento che avete sotto mano.

Le operazioni che possono fare sono veramente tante, basti pensare che, se opportunamente configurate, possono addirittura accendere le luci di casa, aprire le porte oppure controllare gli allarmi nel momento in cui siamo fuori.

Prima di partire con l’elenco, è importante ricordare due nozioni fondamentali che vanno eseguite prima del normale utilizzo:

  1. Gli assistenti virtuali vanno configurati: che si tratti di una app come Google Assistant, di Alexa o altri, ogni software deve essere cercato nel telefono e opportunamente aperto e gestito per dare modo di avviarlo correttamente; in questo caso basterà seguire le indicazioni che ci vengono fornite;
  2. Per usare una funzione specifica bisogna chiamare l’assistente con il suo nome, ad esempio: se possedete un iPhone allora dovrete chiamare Siri dicendo “Hey Siri!“, e lei vi “sentirà”;

Ecco quindi un elenco di 10 funzioni basilari degli assistenti virtuali adatte ai neofiti che possono utilizzare proprio per imparare a capirne il grande potenziale.

Chiamate: le prime funzioni sono proprio semplici ma utili e indubbiamente gettonate; con l’utilizzo di queste funzioni è possibile chiamare qualcuno della nostra rubrica semplicemente dicendo “Chiama mamma“, oppure “Chiama il numero…“.

Messaggi: dopo aver attivato il nostro assistente è possibile indicare a chi inviare un messaggio e quale contenuto inserire, ad esempio: “Invia un messaggio a Paolo e digli che ritardo di 10 minuti“. Oltre a questo, negli smartphone è possibile farsi leggere i messaggi di testo e ascoltare i vocali.

Promemoria: un vero salvavita, soprattutto in situazioni di lavoro, famiglia e caos generico, in questo caso, dopo aver chiamato il software, basterà dirgli, ad esempio, “Ricordami domani sera alle ore 20 di chiamare Gianna per la cena di sabato” oppure “Ricordami quando sono a casa di…

Calendario: per chi fa un uso intenso del calendario è possibile aggiungere un evento soltanto dicendo “Aggiungi al calendario che domani devo…

Note: le app per le note sono veramente utili nel caso si debba scrivere qualcosa di veloce e che richieda poco tempo, come ad esempio la lista della spesa oppure un qualcosa degli appunti se si è studenti. Con gli assistenti vocali è possibile scrivere una nota al volo dicendo: “Scrivi una nota” e dopo l’avvio del software potete dettare il testo in modo che verrà annotato nell’app specifica.

Leggi il mio articolo “Prendi nota e salva tutto con queste 5 app“.

Memo vocali: una memo vocale è come una nota, però vocale, che può essere comoda per le ispirazioni del momento prima che escano dalla nostra mente. Nelle app per telefoni si trovano le più disparate e, anche in questo caso, si può attivare il tutto grazie al nostro assistente che opportunamente registrerà la voce.

Brani musicali: se siete amanti della musica su smartphone, usando ad esempio Spotify, potete chiedere al vostro assistente di riprodurvi un brano a piacimento, ad esempio “Metti su le canzoni dell’ultimo Sanremo“.

Timer: è possibile chiedere al telefono di aggiungere un timer specifico; se si sta svolgendo attività fisica oppure impegnati in una ricetta di cucina si può iniziare dicendo semplicemente: “Attiva il timer di 30 minuti“.

Sveglia: come ben sappiamo, per poter funzionare, le sveglie hanno bisogno di un dispositivo acceso perché, proprio come un computer, il funzionamento cessa di esistere se spento. Dal primo momento che il telefono deve rimanere attivo per svegliarci la mattina successiva, tanto vale dare ordini specifici come “Svegliami domani mattina alle ore 7“.

Calcolatrice: i computer, e i successivi dispositivi, non sono altro che elaboratori elettronici, detto questo, se indichiamo vocalmente una serie di conteggi vedrete come impiegherà poco l’assistente a darvi il risultato sperato.

Come ribadito all’inizio del testo, queste 10 funzioni sono adatte a prendere una certa confidenza con i nostri assistenti virtuali, a conoscere realmente lo smartphone e a capire le vere potenzialità.

Una volta iniziato, vi renderete conto di come sarà difficile smettere.

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Immagine di copertina: Photo by Dan Farrell on Unsplash.

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