Il 31 maggio 2021 ha debuttato online, senza troppe celebrazioni da parte dei media e del pubblico, la piattaforma digitale ITsART dedicata interamente alla cultura italiana.

Molti manifesti la vedevano, e la vedono tuttora, come una sorta di “Netflix della cultura” mentre, a dirla tutta, con Netflix e le altre piattaforme che ben conosciamo c’entra ben poco.

Leggi il mio articolo “Prima Netflix, poi tutti gli altri“.

ITsART home page
ITsART home page

Se lo streaming digitale di oggi è caratterizzato da un abbonamento mensile e i contenuti sono tutti visibili senza costi aggiuntivi, ITsART assomiglia più a Google Play Video, piattaforma per il noleggio e/o l’acquisizione di contenuti come film, album musicali e tanto altro.

Prima di addentrarci nel sito, con i vari pregi e difetti, c’è da dire che l’idea di creare un punto unico per la cultura italiana è nata proprio durante il primo lockdown, nel momento in cui tutto era fermo e chiuso.

Già nel 2015, però, il ministro della Cultura Dario Franceschini affermava che, a suo avviso, serviva una piattaforma digitale europea sulla cultura per combattere i Big dello streaming; il 2015 fu proprio l’anno dell’arrivo di Netflix in tantissimi paesi europei, Italia compresa.

Passato il tempo e arrivati in piena pandemia, l’idea della piattaforma unica per la cultura non è sfuggita agli obbiettivi del ministro considerato la grave chiusura per i diversi settori come il teatro e il cinema.

La realizzazione quindi si avvia dopo aver individuato gli “intestatari” di ITsART che sono: Cassa Depositi e Prestiti per il 51% delle azioni e il restante 49% di Chili Tv, altra piattaforma per i video ondemand.

Nel momento della sua inaugurazione, la piattaforma conta circa 700 contenuti acquistabili e/o usufruibili gratuitamente.

Per poter fare l’iscrizione si entra nel simbolo “dell’omino” in alto a destra e ci si registra utilizzando un account Google, Facebook oppure una mail personale.

Dopo aver fatto velocemente l’iscrizione si viene subito catapultati all’interno dei contenuti e qui sì, che il layout di ITsART assomiglia molto a Netflix e simili.

Ci sono determinati contenuti, come abbiamo già ribadito che possono essere acquistati o noleggiati, per questi si richiede un tipo di pagamento con PayPal oppure conto con carta, anche prepagata.

Le cifre vanno dai 2€ fino anche ai 5€ per il noleggio oppure i 12,90€ come lo spettacolo del 2 giugno 2021 di Claudio Baglioni in esclusiva su ITsART.

Per quanto riguarda il tipo di materiale disponibile, il tutto viene suddiviso in 3 categorie:

Palco: con 250 contenuti, sono presenti spettacoli teatrali ed opere tipiche, appunto, da palco, da teatro. In questo caso sarà possibile godere delle maggiori esperienze italiane direttamente a casa propria, sia in diretta oppure ondemand in caso non sia stato possibile guardare l’evento in precedenza.

Luoghi: con oltre 200 contenuti, è un vero viaggio nel paesaggio e nei luoghi del territorio italiano. Sono presenti eventi come “Le Storie d’Italia“, oppure una sezione dedicata interamente alla visita online di Pompei, tra l’altro tutti gratuiti.

Storie: qui non si parla di luoghi ma di persone e di cinema; in oltre 250 contenuti come i grandi film del passato, interviste esclusive e tanto altro.

Per quanto concerne l’acquisizione di contenuti è necessario suddividerli in altrettante 3 categorie:

  • A pagamento: per godere dello spettacolo senza nessun intervento pubblicitario;
  • Gratis con pubblicità: sono presenti diversi contenuti che permettono la fruizioni dei video previa pubblicità dello stesso sito;
  • Gratis: in questo caso si svolgono contenuti di ridotta durata (spesso meno di 10 minuti) completamente gratuiti e senza pubblicità;

Dopo un primo utilizzo, ho notato diverse particolarità che vorrei proporvi così da introdurvi in modo pratico il mondo di ITsART e, magari, godervi per bene lo spettacolo.

  1. Al momento non ci sono app per dispositivi mobili, quindi si guardano gli spettacoli solamente da browser e, qualora si potranno scaricare le app, spero possano essere compatibili pienamente con Chromecast;
  2. I tipo di video gratuiti con pubblicità sono diversi ed interessanti (io ho guardato “L’omaggio a Morricone” ad esempio) però è necessario sbloccare l’eventuale estensione che blocca la pubblicità, come AdGuard o AdBlock; idea che onestamente ha senso, ma il meccanismo è un po’ macchinoso ai non addetti ai lavori;
  3. Con lo stesso account si possono attivare fino a 5 dispositivi, questo può essere comodo per una famiglia che voglia guardare ITsART senza creare tanti profili diversi.
  4. Per quel che concerne i contenuti gratuiti, al momento non è possibile interrompere la visualizzazione e ripartire con la visione dallo stesso punto in cui mi sono fermato, come avviene con le altre piattaforme. Ho notato questa particolarità nel momento in cui ho visto lo spettacolo dedicato a Morricone e questo potrebbe essere un piccolo problemino da risolvere.

Ovviamente questo rappresenta solo l’inizio del ciclo di vita di ITsART che ha tutte le carte in regola per potersi affermare come fulcro dell’arte italiana nel mondo.

Il fatto stesso che la cultura sia concentrata in un unico punto e visibile in qualsiasi parte del mondo, può essere una strategia vincente anche per chi non può visitare lo Stivale e godere dal vivo delle esperienze.

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Immagine di copertina: Photo by Gabriella Clare Marino on Unsplash.

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