Senza ombra di dubbio, uno dei pilastri delle varie quarantene che il mondo ha dovuto sopportare causa Covid-19 è stato lo streaming video (e audio); ora, che la situazione sta per aprirsi (si spera) è il momento di tornare a dare più spazio anche al cinema.

Come ben sapete, in questo blog parlo spesso di quanto sia importante conoscere bene la tecnologia e come, se usata con le dovute attenzioni, possa essere un ottimo alleato nella vita di tutti i giorni.

Sicuramente lo streaming è uno degli argomenti più gettonati da quando la pandemia ha colpito tutti noi, coprendo, purtroppo, lo spettacolo del cinema come hobby e/o piacevole appuntamento di svago.

Leggi il mio articolo “Streaming musicale: da Spotify alle piattaforme meno conosciute“.

Persino lo stesso panorama del teatro italiano, per far fronte alle enormi perdite subite, ha deciso di buttarsi nel digitale in modo da non bloccare tutta la produzione e cercare qualche piccola soddisfazione che non poteva certo colmare con la frequentazione del teatro stesso.

Ora che l’estate si avvicina, le persone vaccinate aumentano e le riaperture dei locali continuano, è il momento di pensare anche al cinema e a tutta la sua immensa produzione.

Non tanto per quelle emozioni che il grande schermo ci porta, per il profumo dei pop-corn quando si entra nelle sale e per tutte quelle piccole sensazioni che solamente il cinema ci poteva (e ci può) offrire, ma anche, e soprattutto, perché le grandi piattaforme di streaming stanno veramente facendo strage di contenuti.

Ogni singolo giorno ci sono nuovi prodotti su Netflix, Disney+ e compagnia bella, e la grande capacità di essere visti dappertutto permette una capillarità ed una comodità davvero mai vista.

Prendiamo ad esempio Prime Video, piattaforma streaming di Amazon che per la stagione 2021/2022 ha addirittura acquisito i diritti per diverse partite di WNBA (basket americano femminile) e le partite per le squadre di calcio italiane impegnate nella Champions League.

Tutto questo senza ulteriori aumenti di tariffa da parte degli/delle abbonati/e.

Per non parlare dell’ultimo acquisto, sempre da parte della casa di Jeff Bezos, della MGM, storica industria cinematografica che detiene il franchising di James Bond, Rocky e tanti altri, oltre a contenere ben 4000 film ed un patrimonio inimmaginabile ora nelle mani di un’unica azienda.

Questo indubbiamente potrebbe anche essere un bene, a fronte di una scarsità di contenuti della televisione classica che dovrà apportare dei forti cambiamenti se non vuole essere spazzata via completamente ma, a mio avviso, certi film dovrebbero essere gustati prima sul grande schermo, poi possono essere rivisti tutte le volte che si desidera in streaming.

Con questo vorrei fare un esempio: poco tempo fa ho guardato Soul, film d’animazione della Disney, attualmente presente su Disney+, uscito proprio il giorno di Natale del 2020.

Dopo mille rimandi dovuti proprio allo sviluppo della pandemia, Disney ha infine annunciato che non ci sarebbe stata un’uscita nelle sale per questa pellicola, a differenza di altre come ad esempio Black Widow che avranno una formula ibrida (cinema + accesso VIP), quindi sarà solamente visibile sulla piattaforma di streaming di casa Topolino.

Dopo aver visto questo stupendo film d’animazione mi sono reso conto di aver perso molto del fascino e della potenza che il film avrebbe potuto trasmettermi se visto sul grande schermo piuttosto che su iPad.

I suoni, i colori e le bellissime canzoni sono da cinema prima e da streaming dopo.

Quindi, va benissimo lo streaming e seguire con grande attenzione le proprie serie tv e/o film direttamente su smartphone, computer, smart tv e iPad, anche a fronte di una nuova generazione di contenuti sempre più adatti a dispositivi mobili ma non dimentichiamo che il cinema può veramente far godere di un prodotto al massimo del suo potenziale.

Questo vuole essere anche un messaggio alle grandi distribuzioni, sperando che possano decidere di inserire qualche titolo nel palinsesto cinematografico di quelli che sono già presenti nelle loro piattaforme.

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Immagine di copertina: Photo by Karen Zhao on Unsplash.

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