Viviamo in un mondo sempre più immerso nella tecnologia, dove ogni giorno nuovi contenuti ci raggiungono tramite social network come Instagram. Di recente, in mezzo ai tanti contenuti delle tematiche che più mi stanno a cuore come il lavoro da remoto, nomadismo digitale, tecnologia e società mi sono imbattuto in un video che mostrava un maestro che, con l’ausilio di un tablet, faceva vedere ai propri studenti quello che sarebbero potuti diventare in futuro nel mondo del lavoro.

Ad esempio, se una bambina aveva detto al maestro di voler diventare un’astronauta ecco che, con l’ausilio della IA, veniva mostrata un’immagine di lei da grande con la tipica tuta per andare nello spazio.

Un video simpatico, apparentemente innocuo, ma che mi ha lasciato profondamente perplesso. La “visione” mostrata sul tablet andava ben oltre la classica domanda che spesso si rivolge ai bambini e bambine: “Cosa vorresti fare da grande?”. Una domanda, a mio parere, che a volte può sembrare innocente, ma che contribuisce a proiettare i piccoli troppo velocemente verso una realtà adulta che non appartiene ancora alla loro età.

Bambini e futuro: lasciamoli vivere il presente

Personalmente, da tempo ho smesso di chiedere ai bambini quale mestiere vorrebbero fare da grandi. Mi piace l’idea di lasciarli vivere il loro presente per quello che sono: bambini appunto. Il mondo del lavoro, il denaro e le responsabilità arriveranno con il tempo, senza bisogno che ci pensino ora. Ogni età ha il suo valore, e accelerare la crescita non fa che togliere loro la magia di quel periodo unico della vita.

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In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale (IA) sta facendo passi da gigante, è fondamentale riflettere sul suo utilizzo e sulle sue implicazioni. Alla fine del 2024, l’IA ha raggiunto livelli di sviluppo che pochi potevano immaginare solo pochi anni fa. Ogni giorno assistiamo a nuove scoperte che trasformano il mondo del lavoro e la società nel suo insieme. Tuttavia, è necessario che questa tecnologia venga studiata, regolata e utilizzata con criterio, in modo che possa aiutare gli adulti a risparmiare tempo prezioso, svolgendo lavori ripetitivi e lunghi.

La tecnologia e il ruolo dei genitori

Il video di cui parlo voleva semplicemente strappare un sorriso, e c’è riuscito, ma ci invita anche a una riflessione: teniamo l’intelligenza artificiale lontana dai bambini. Quando saranno grandi e consapevoli, potranno beneficiare dei suoi vantaggi. Ma fino ad allora, il nostro compito come adulti è quello di guidarli nel mondo della tecnologia, spiegando loro come e perché viene utilizzata, senza eccedere.

Purtroppo, vediamo già troppi casi in cui i genitori delegano momenti intimi come la lettura della favola della buonanotte assistenti virtuali come Alexa. È importante rimanere con i piedi per terra e, prima di fare passi avanti verso l’innovazione, assicurarci di conoscere a fondo gli strumenti che abbiamo già a disposizione. La tecnologia è un’alleata straordinaria, ma il suo utilizzo richiede consapevolezza e responsabilità.

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Foto di Jelleke Vanooteghem su Unsplash

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