Ormai lo conosciamo tutti, il motore di ricerca è un sito internet specifico che, inserite determinate parole chiave, ci permette di esplorare il mondo di internet con i propri risultati.
Immaginiamo per un momento di dover affrontare un nuovo tragitto in auto in una zona dove non siamo mai andati. La nostra abitudine ci porta a puntare il navigatore satellitare nel telefono e procediamo seguendo le strade che ci vengono indicate dal piccolo monitor.
Una volta imparata la strada, dopo averla guidata diverse volte, non ci sarà più bisogno di usare il navigatore, la nostra memoria ci permette di arrivare a destinazione senza grossi problemi.
Ecco, il motore di ricerca funziona nella stessa maniera, cerco un indirizzo web (come se fosse un indirizzo fisico) tramite delle parole specifiche all’interno del sito (stessa operazione che facciamo noi sul navigatore).
Una volta capito e trovato il percorso posso salvare nei preferiti il sito oppure recarmi tutte le volte che voglio digitando nella barra degli indirizzi l’indirizzo completo ad esempio www.blognagi.com.
Ho voluto fare questo esempio proprio per far capire il vero significato del motore di ricerca, quello per cui è stato creato inizialmente.
Diventa quindi fondamentale per la ricerca di qualsiasi cosa ci passi per la testa, che possa aiutarci a rispondere alle nostre domande e i quesiti, con il passare del tempo, sono diventati sempre più numerosi.
Secondo il sito Internet Live Stats, il solo Google, che tutte e tutti conosciamo, conta circa 3,5 miliardi di ricerche ogni giorno!
Un numero impressionante, fuori da ogni umana comprensione!
Pensiamo oltretutto alle ricerche non solo digitate su uno schermo o con la tastiera ma anche quelle vocali, per intenderci, basate sull’utilizzo dei famosi Assistenti virtuali.
Ho parlato di assistenti virtuali nel mio articolo “Assistenti virtuali per neofiti“.
Quando si pensa a questo tipo di operazione su internet, il primo nome che viene in mente è subito Google, inutile negare. la Big G è la ricerca quotidiana di tantissime persone.
Non mi soffermerò quindi a parlare di questo sito.
Il mio interesse è quello di darvi anche diverse alternative, cercando di “scremare” il più possibile in questo mondo troppo vasto da descrivere appieno.
Vediamo quindi 8 alternative valide che permettono di godere in maniera diversa delle ricerche su internet dove, alcune di queste, più vengono usate e più fanno del bene a noi e al pianeta.
Bing: il motore di ricerca di Microsoft che potremmo considerare anche come “l’eterno secondo”. Possiede una schermata pulita e gradevole da usare.
Se si accede con account Microsoft è possibile ricevere, in cambio delle proprie ricerche, dei Microsoft Reward, cioè dei punti che possono essere usufruiti in diversi regali oppure dare in donazione a diverse associazioni di beneficenza.
Un buon tornaconto in vista di ricerche che, comunque, avremmo dovuto affrontare.
Yahoo: nata ben nel 1994 Yahoo ha subito grossi cambiamenti nel corso del tempo fino a divenire parte integrante del gruppo Verizon. Essendo un motore di ricerca storico e comunque ancora funzionante vale la pena inserirlo come alternativa valida a Google.
DuckDuckGo: “il motore di ricerca che non ti tiene traccia”, questo è il motto di una delle alternative più sicure a Google. Non mi dilungherò molto sul discorso in quanto ho descritto approfonditamente DDG nell’articolo “DuckDuckGo, tutto quello che devi sapere”.
Ecosia: un interessante motore di ricerca che, sulla base degli introiti ricavati dalle domande dei propri utenti, permette all’azienda che gestisce il sito di piantare alberi in tutto il mondo. Al momento, secondo il sito, siamo a quota 128 milioni di alberi piantati.
Qwant: finalmente il primo dei motori di ricerca europei. Qwant, con sede francese, afferma di non profilare sulle ricerche degli utenti, né tantomeno di usare le bolle di filtraggio dei risultati dei propri utenti.
Brave Search: ancora in modalità beta, il motore di ricerca del browser Brave, ottima e potente alternativa a Google Chrome, incarnerà la filosofia del totale rispetto della privacy. Possiede ancora molti limiti che sono sicuro verranno sistemati con l’uscita della versione pubblica.
Givewater: un particolare sito per le ricerche, al momento solo in inglese, che sulla base degli introiti generati dalle ricerche degli utenti, permette di interfacciarsi con aziende che si dedicano allo sviluppo degli impianti di acqua nei paesi meno fortunati.
Qualità dell’acqua, distribuzione e pulizia della stessa sono i punti focali che possono essere intensificati se si svolgono ricerche con questo sito.
Ekoru: se Givewater ed Ecosia hanno risvolti sociali positivi, Ekoru non è da meno, infatti, con questo sito si ha la possibilità di aiutare l’azienda a salvaguardare gli oceani, a pulirli dalla plastica e ad agire sulla ripopolazione delle specie marine.
Inoltre ci sono diverse possibilità in più per personalizzare Ekoru anche se, purtroppo, manca l’utilizzo della lingua italiana.
Il mondo dei motori di ricerca come vedete è davvero grande, dove ogni sito ha le proprie peculiarità.
Forse, il bello di internet, è proprio quello di trovare quello che più fa comodo e piacere alla nostra mente, con un occhio di riguardo anche alla privacy.
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Immagine di copertina: Photo by Sherise VD on Unsplash.
Felicidad.