Sembrava dovessero scomparire in vista dell’avvento dei social network, ai motori di ricerca sempre più veloci e dalla messaggistica istantanea, invece le newsletter sono ancora in forma anzi, godono di ottima salute.

Innanzitutto partiamo con la nostra tipica domanda: cosa è una newsletter?

Si tratta di un aggiornamento inviato tramite email di un determinato argomento, spesso viene inviato da un’azienda, ente, gruppo di lavoro o associazione.

Può avere una qualsiasi cadenza: mensile, settimanale, giornaliero o bimestrale.

La registrazione alle newsletter può avvenire volontariamente dopo aver visitato un sito e richiedendo specificatamente di ricevere via posta i messaggi informativi tramite la dicitura della propria email nelle caselle specifiche.

Altre volte, invece, può avvenire involontariamente: iscrivendosi ad una nuova piattaforma e trovandosi in maniera ripetitiva le email nella nostra casella.

A livello aziendale integrare una newsletter può essere un buon modo per tenere i propri clienti sempre attenti alle proprie offerte, nuove uscite e/o aggiornarli facendo in modo che possano entrare nel sito ufficiale; così da instaurare un rapporto di fiducia e continuità.

Image by Muhammad Ribkhan from Pixabay

Per gli utenti invece è una vera comodità ricevere via posta, un metodo sicuramente meno invasivo, gli aggiornamenti preferiti e leggerli senza che ci sia un algoritmo che li faccia scomparire a distanza di minuti: le offerte del proprio supermercato preferito, le ultime novità dal mondo, curiosità e tanto altro.

Ecco, il fulcro di ricevere le newsletter è utilizzare e valorizzare la propria posta elettronica che rimane centrale nella vita digitale di tutti i giorni; è importante saperla gestire, pulirla quando si hanno troppi messaggi, etichettare quelli importanti e controllarla spesso.

Personalmente adoro ricevere le newsletter via email in quanto continuo a considerare la email come fulcro della mia comunicazione personale e lavorativa.

Newsletter consigliate

È un compito arduo e difficile, sennonché impossibile, capire quali sono i messaggi che ci piacciono o meno, in ogni caso ci sono diverse email che mi sento di consigliare e che variano in diversi argomenti:

  • Il Tascabile: newsletter settimanale di Treccani con una serie di informazioni su nuove idee, cultura e molto altro;
  • Wired Italia: una serie veramente ricca di argomenti catalogati in diversi settori. Nello specifico le email sull’attualità sono quotidiane ed interessanti;
  • Biblioteche della città: ogni biblioteca dovrebbe avere una propria newsletter per poter informare i/le cittadini/e delle nuove uscite e degli incontri specifici del mese;
  • Email della città: le grandi/medie città hanno una serie di newsletter proprio legate agli avvenimenti futuri, consigli e tutto quello che riguarda gli eventi della zona;
  • Quotidiani: se si è abbastanza pigri da andare a leggere le news sui social network, consapevoli del fatto che queste sono e saranno sempre inserite in maniera selettiva da parte della piattaforma, la newsletter del proprio quotidiano preferito ogni mattina per posta può essere considerata una sorta di “lettura del quotidiano 2.0”.

Come non ricevere più email

Prohibition spam sign on white background. Vector illustration.

Può succedere, come in tutte le cose, che non si desideri più ricevere messaggi via posta da un determinato ente o associazione.

In questo caso ci sono 2 trucchi specifici e universali per poter smettere di ricevere i messaggi:

  • Cercare Disiscriviti e/o Unsubscribe: sono 2 voci che normalmente dovrebbero essere presenti in tutte le newsletter che si rispettino. Per cercarle bisogna aguzzare la vista e scendere fino alla fine della email, di solito sono di un carattere veramente piccolo. Una volta cliccate ci riporterà in una pagina che ci chiede la conferma di non voler più ricevere la email;
  • Scrivere al servizio: per quelle newsletter che non prevedono il procedimento descritto nel punto 1 (questo già di per sé non andrebbe per niente bene) si dovrebbe trovare una frase che rilasci un indirizzo email a cui scrivere per poter richiedere l’annullamento della newsletter. In questo caso, potrebbe volerci da qualche ora a qualche giorno affinché l’azienda non tolga il nostro indirizzo dal database;

Ora abbiamo tante informazioni che ci permettono di godere appieno dei messaggi di posta in maniera precisa e selettiva.

Buona lettura!

Avete qualche newsletter preferita?

Scrivetemi sulla pagina Facebook oppure seguitemi su Instagram.

Immagine di copertina: Photo by Mathyas Kurmann on Unsplash.

Felicidad!

Ti potrebbe piacere: