Un abbonamento al vostro quotidiano digitale preferito offre una nuova panoramica su come reperire le informazioni.

Qualche mese fa mi sono convinto ad iscrivermi ad un abbonamento ad uno dei quotidiani più famosi al mondo: il New York Times (NYT) in versione completamente digitale.

Questo abbonamento mi ha convinto su diversi lati: il costo per il primo anno è di 2€ ogni 30 giorni per poi passare a 8€.

Di fronte alle spese di circa 1,50€ al giorno per un classico quotidiano cartaceo la futura cifra di 8€ al mese rimane comunque un affare in termini di risparmio e di qualità.

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Oltre al fattore legato alla cifra, ho sempre considerato il NYT come un punto di riferimento per l’informazione, soprattutto da quando la mia ricerca sulla notizia ha raggiunto livelli profondi e molto critici, grazie agli studi universitari.

Ancora: il NYT è stato uno dei primi quotidiani digitali ad inserirsi nella rete TOR, permettendo così a tantissimi/e giornalisti/e ed appassionati/e di poter accedere al sito anche in stati dove esiste un forte regime opprimente soprattutto nei confronti della rete e della libertà di informazione.

Questo passaggio ha nutrito in me una profonda stima da diversi anni per questo quotidiano.

Ho parlato di quotidiani anche nel mio articolo “Quotidiano cartaceo o touch?“.

Dopo questa presentazione sull’abbonamento che ho deciso di intraprendere, cosa significa essere iscritti ad accedere ad un abbonamento presso il vostro quotidiano preferito?

Significa avere la vostra informazione in tempo reale, a portata di mano e soprattutto in qualsiasi momento della giornata.

Grazie al digitale potrete reperire le informazioni sui vostri dispositivi di ogni giorno grazie alle app che i maggiori quotidiani creano per i propri clienti.

Certo, il lavoro del giornalista ha un costo e a prescindere dalla vostra opinione ed orientamento politico, ritengo sia fondamentale che la professione sia pagata e che continui ad operare.

Con i grandi portali che raccolgono le informazioni come Google News, ci siamo un pò abituati all’idea di avere tutto e subito, anche con l’arrivo del social.

Pagare un servizio significa continuare ad incentivare il buon giornalismo dandogli motivo di supporto e togliendo l’idea che l’informazione sia diventata un bene solamente gratuito.

In alcuni siti di quotidiani si può accedere gratuitamente ad un certo numero di notizie, mentre se si vuole vedere ogni testo, commentare e rendersi partecipi nella community degli/delle iscritti/e bisogna essere utenti premium: è un procedimento che a tanti/e non piace mentre io lo ritengo giusto.

Considerato che il digitale farà parte della nostra vita per il prossimo futuro, e già lo è tuttora, dobbiamo anche considerare come le nostre tradizioni possano cambiare facilitando la nostra quotidianità.

Come lo è stato il passaggio dall’acquisto di CD e DVD allo streaming di film e canzoni, allora possiamo cambiare il nostro paradigma di reperire le informazioni, cambiando a nostra volta il concetto di giornalismo.

In tutto questo, seppur è un fattore scontato, rientra anche il risparmio di carta; d’altronde, comprare il giornale alla mattina significa leggere le notizie del giorno prima.

Voglio lasciarvi, a proposito di NYT, con l’intervista del 24 maggio 2020 a Mark Thompson, capo della testata che risponde ad alcune domande molto interessanti sul futuro del giornalismo ad Open, quotidiano di Enrico Mentana.

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Immagine di copertina: Photo by Nicola Styles on Unsplash.

Felicidad.

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