La pandemia da Covid-19 ha indubbiamente portato molti momenti difficili per tutti noi, per alcuni proprio da dimenticare come la perdita di persone vicine. D’altro canto, ha permesso ai lavoratori e lavoratrici che lavorano in ufficio di conoscere il lavoro agile (ormai conosciuto come smart working) integrandolo con quello tradizionale. Visto che molte aziende hanno fortunatamente deciso di proseguire la loro attività ibrida ecco 7 software da tenere sotto osservazione per il proprio remote working.

Prima di iniziare, però, vorrei aggiungere una riflessione che ho acquisito grazie alla lettura del libro “Smart Agili Felici” scritto da Chiara Bisconti a cui consiglio caldamente la lettura: il lavoro da remoto non deve essere inteso come “lavoro da pandemia”; se il Covid ha costretto e obbligato le persone a lavorare da casa, il lavoro agile integra nella propria esistenza un concetto diverso di attività professionale, che sì, prevede anche l’ufficio fisico.

Non si basa sulla tradizionale presenza fissa del lavoratore o lavoratrice ma svolgere la professione basandosi su obbiettivi specifici, facendosi aiutare dal proprio gruppo di lavoro indipendentemente che si trovi a casa o in un bar ed esula dall’orario imposto 9-18.

Photo by <a href="https://unsplash.com/@domenicoloia?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Domenico Loia</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/remote-work?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a>

E’ un concetto rovesciato del tipico lavoro da ufficio a cui siamo abituati ed ecco perché questi 7 software che indicherò in questo testo sono molto importanti per permettere al/alla remote worker di avere un grosso e solito supporto lato tecnologico.

Hopin

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Hopin è una piattaforma europea che ha saputo “sfruttare” la situazione sanitaria per farsi conoscere a tal punto da essere esplosa in questi 2 anni pandemici grazie alle sue funzionalità di riprodurre egregiamente gli incontri come, ad esempio, i keynote.

Se prima si svolgevano meeting dal vivo, con il Covid questa startup ha reso possibili questi incontri e presentazioni digitalmente.

In un’unica piattaforma è possibile presentare, vedere quello che parla sul “palco”, interagire con altri spettatori e spettatrici, ma anche vendere i biglietti per il keynote o parlare con qualcuno di specifico nel pubblico.

StreamYard ad esempio, è diventato molto famoso per la sua facilità di presentare video in diretta.

Insomma, tutto quello che poteva essere fatto negli eventi dal vivo, Hopin si prefigge di farlo anche digitalmente, in totale sicurezza.

La versione free prevede incontri fino a 100 persone registrate, ma per eventi grossi ci sono i diversi piani a pagamento.

Slack

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Slack è un vero fulcro per chi decide di continuare a lavorare da remoto, un punto di riferimento per comunicare efficacemente con il proprio gruppo di lavoro.

Uno degli strumenti più usati per scambiarsi idee e collaborare in progetti con colleghi e colleghe a distanza. Questo software permette di creare dei gruppi interagendo in tempo reale con messaggi, documenti, inviando file e tanto altro in diversi ambienti di lavoro, suddivisi in aree in base ai progetti.

Possiamo considerare Slack come un vero must per supportare il lavoro a distanza di gruppi e aziende.

La versione free permette di raggiungere fino a 10.000 messaggi dei collaboratori integrandosi con 10 altre app come Google Drive e Office 365.

Ho parlato di Office anche nel mio articolo “Le 11 estensioni di Chrome da usare tutti i giorni“.

Lyla

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Lyla è forse uno dei servizi più particolari e meno conosciuti (specialmente in Italia) in questo elenco dei software indicati, anzi, potremmo definirlo come una sorta di scommessa che, però, deve ancora approdare nel nostro mercato.

Si tratta di un assistente, nel vero senso della parola.

In un ritorno agli uffici, o ancora meglio in lavoro agile e/o ibrido, questo software aiuta i dipendenti a risolvere i problemi di ogni giorno, talmente concentrati nella loro professione, con il rischio di entrare nel tunnel del burnout, cioè talmente assortiti/e nella loro attività che dimenticano parti della vita di tutti i giorni come lavori domestici, congegnare i fiori ad un amico o amica oppure saltare tutta l’organizzazione di un compleanno.

Gli utenti quindi possono utilizzare Lyla, essere aiutati/e a risolvere queste questioni e risparmiare il loro tempo, anche solo concedendosi un momento di lettura in relax.

At café

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Per il ritorno in ufficio o per un continuo come lavoratore/lavoratrice in modalità ibrida At Café è il software ideale.

Questa piattaforma rende più facile sapere quando, all’interno di un gruppo di collaboratori e/o collaboratrici, alcune persone decidono di lavorare all’interno dell’azienda, a casa oppure in una caffetteria, come dice il nome stesso.

Café permette di pianificare meglio la propria attività, decidere se organizzare incontri o riunioni in un determinato giorno basandosi sulla presenza o meno di alcuni colleghi, oppure trovarsi al bar per lavorare fuori dalle mura domestiche o aziendali ed ottimizzare così gli incontri professionali.

Questa startup francese ha scelto proprio il momento giusto per farsi conoscere.

Con la versione free si possono collegare fino a 50 persone, integrandosi anche con Slack e Google Calendar.

Il suo modello di “collaborazione a distanza” è stata addirittura presa anche da Microsoft che ha presentato Microsoft Places, una versione più approfondita e in stretta compatibilità con tutti i prodotti della casa di Office.

Vedremo come si muoverà la piccola Café una volta che Places prenderà piede.

Around

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Ho avuto modo di usare Around e mi sono veramente divertito!

Si tratta di un software originale, diverso e “fresco” per svolgere videochiamate di gruppo anche per il proprio lavoro agile.

Può essere utilizzato come sistema professionale oppure per giocare e divertirsi insieme ad amici e/o, perché no, colleghi o colleghe.

Un modo innovativo per interagire che permette nella versione free di creare infinite stanze per comunicare, creare note, condividere schermo e tantissimo altro, compreso ad esempio l’interazione con Slack (di nuovo lui) e Google Calendar.

Il limite della versione gratuita è quella delle videochiamate di gruppo con un massimo di 50 persone e di 45 minuti a videocall.

Da non sottovalutare la funzione (disponibile solo per le versioni a pagamento) Echo Prevention, cioè la possibilità di essere nella stessa stanza insieme ad altre persone senza che l’eco o feedback di chi ci sta accanto possa ostacolare l’audio videochiamata.

Miro

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Miro è una vera evoluzione, una lavagna digitale capace di far mangiare la polvere a tante app che permettono di usare le stesse funzioni.

Adatto per qualsiasi tipo di lavoratore, professionista o gruppo di studio.

Usufruisce di tantissime funzioni come: creazione di template per siti web, scrivere nuovi concept, progetti di lavoro, attaccare post-it, disegnare mappe o diagrammi e tanto altro.

L’utilizzo che si può fare è veramente enorme e nella versione free si può condividere fino a 3 board con infiniti collaboratori o collaboratrici.

Parere del tutto personale: se si fosse utilizzato meno tempo per criticare la DAD e più tempo per capire come creare lezioni accattivanti e coinvolgenti per i propri studenti e studentesse anche a distanza, Miro sarebbe stato senza ombra di dubbio uno strumento indispensabile per insegnanti e maestri.

Ho parlato di Miro anche nell’articolo “Lavagna digitale: la nuova era del brainstorming.”

Rows

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Rows è l’esatta interpretazione di un software ben consolidato come il foglio elettronico (visto come un qualcosa di noioso) e renderlo veloce, nuovo e smart.

Si tratta di una piccola azienda tutta europea che ha deciso di sfidare i grandi big monopolizzatori del mercato dei fogli di calcolo come Excel di Microsoft e Google Fogli.

Rows possiede molti template che possono aiutarci a raggiungere velocemente basi di dati su pagine social, finanze, catalogazione e tanto altro.

L’iscrizione è gratuita e il piano base prevede di collegare illimitate persone nei lavori ma con una base cloud di 500MB, per tutto il resto ci sono diversi piani a pagamento.

Il concetto che mi preme far intuire è la grande possibilità di “svecchiare” il nostro sistema di lavoro tradizionalmente inteso, riuscendo a conciliare senza fatica l’utilizzo di nuovi software per il lavoro agile che aiutano, nel vero senso della parola, la nostra professione.

Un modo anche utile per imparare nuove nozioni e concetti dello smart working o, ancora meglio, lavoro agile.

Quanti software per il lavoro agile (e non solo) conoscevate?

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Immagine di copertina: Photo by Dessidre Fleming on Unsplash.

Felicidad.