Desideri dei figli al primo posto?

Nell’articolo si risponde a questa fatidica domanda, e stavolta non sarò io a farlo.

Lascio la parola a Giulia, una educatrice che studia da tempo questo settore; mi ha inviato l’articolo che condivido con voi molto volentieri e ringrazio pubblicamente.

“ – Perché hai detto alla mamma che vuoi passare in negozio?  

– Perché il mio telefono non va più bene; cioè, va bene, ma se le dico così io so che poi me ne compera un altro che è poi quello che volevo prima che mi prendesse questo da 1.200 euro.  

– Che problemi ti dà? 

– Non problemi, ma ne voglio un altro.  

– Perché?  

– Perché anche la mia amica l’ha cambiato e così non mi sento diverso. “ 

Questo è uno dei tanti discorsi che sento quotidianamente a cui, ormai, sono abituata. 

In questo caso è un cellulare, ma possono essere pantaloni, accessori, uscite, ecc.  

Assisto all’evolversi della piena adolescenza e questo è il risultato quando genitori mettono al primo posto i desideri dei figli ad ogni costo, quando pensiamo che difficoltà diagnosticate precludano una vita “normale” (con moltissime virgolette) ed il senso di colpa va ad esaudire ogni capriccio.  

Si recepiscono i desideri ma non si scava a fondo sui bisogni.  

Nella mia esperienza di educatrice ho capito che è fondamentale creare una relazione di fiducia reciproca fatta di ore di silenzio, di ascolto e accoglienza senza giudizio.  

Partire dai consigli richiesti, da domande scomode a cui devi dare una risposta che accoglie la curiosità di argomenti tabù che servono a testare quanto sei disposta ad ascoltare chi sta evolvendo fisicamente senza capirne i meccanismi.  

Successivamente inizia il cambiamento intellettuale, la crescita, la maturazione (o evoluzione) che scaturisce dall’interno per volere del soggetto senza imposizioni.  

Vale l’esempio, “guarda come faccio io” ed è valido 24 ore su 24, soprattutto quando non ti accorgi di essere osservato.  

Ci siamo passati tutti, l’adolescenza è un periodo di forte messa in discussione a maggior ragione in questa epoca dove l’autorità genitoriale può essere confutata da informazioni che si trovano in rete, avendone un facile accesso.  

Una relazione che mette al centro l’ascolto senza un giudizio permette all’adolescente di rilassarsi e vivere questo momento di crescita con meno ansie e la consapevolezza di avere un porto sicuro in cui tornare nel momento del bisogno. 

Immagine di copertina: Assorted activity playset, Photo by Markus Spiske on Unsplash

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