Gli smartphone hanno portato un eccesso di realtà nelle foto che troviamo ogni giorno sui social?

Il mondo della fotografia ha subito un cambio epocale da quando gli smartphone sono entrati nella vita comune delle persone.

Che si parli di social come Instagram, Facebook e quant’altro, le foto ormai sono ovunque e spesso bellissime: paesaggi mozzafiato, persone perfette e cibo pieno di colori.

Tutto ciò passa inizialmente sotto gli occhi di chi ha l’intuizione di scattare la foto; viene poi modificata con le app o programmi appositi come Photoshop, infine condivisa nelle varie piattaforme per presentarsi sotto i nostri occhi.

Qual è il nostro ruolo in questo campo?

Noi siamo i “consumatori” di queste immagini: un commento, un like o uno share con i nostri contatti.

Leggi il mio articolo “Regole sane per una buona condivisione”.

I filtri e le distorsioni di quelle foto sono sempre più frequenti e incidono nella sistemazione dello scatto, rendendo quasi esagerata la sua rappresentazione a livello social.

Perché si sa, i social reclamano il bello e tralasciano tutto ciò che è brutto.

Ecco quindi che le immagini diventano un eccesso di bellezza, rasentando la perfezione e distorcendo la realtà.

Fin da piccoli però, ci hanno abituato che niente e nessuno è perfetto, eppure questa frase sembra essere stata dimenticata.

Quindi qual è effettivamente la realtà?

È tutto ciò che avviene quando i vostri occhi non sono fissi su uno schermo di un dispositivo mobile o, ancor peggio, su una televisione.

Leggi l’articolo “Più computer e meno televisione”.

La realtà è bella e brutta, grande e piccola, tutto e niente.

La viviamo ogni singolo giorno, ogni attimo e spesso non riusciamo, o non vogliamo, coglierla al volo pensando che tutto ciò che non è presente su internet, non esiste nel mondo reale; che sia una foto su Instagram o un post su Facebook.

È proprio cià che sta accadendo in questo momento attorno a noi e, magari, mentre si legge questo articolo.

Quella che accade fuori è la realtà e viverla significa conoscere e conoscerci.

Prendete ad esempio un viaggio in qualsiasi parte del mondo, quanto ci insegna vivere un’esperienza del genere, quanto ci arricchisce!

Ovviamente possono avvenire vicende positive o negative ma tutto ciò può accrescere in noi un bagaglio culturale inimmaginabile, senza che noi riusciamo a renderci conto a tal punto che la nostra realtà, a cui siamo abituati, sembrerà così incompleta.

La tecnologia che ruolo ha in tutto questo?

Gioca un fattore importantissimo anzi fondamentale, perché nel tempo è diventata un’ottima vetrina del nostro viaggio, rendendo tutto più semplice, come l’uso del navigatore, cartine aggiornate e grande eplorazione attraverso i siti internet.

Ecco quindi che un dispositivo come uno smartphone diventa un alleato prezioso perché, se usato nella dovuta maniera, non diventa il nostro paio di occhiali che sostituisce la realtà, ma può amplificarla ed approfondirla.

La tecnologia deve essere un maggiordomo della nostra realtà e del viaggio, non la meta.

Immagine di copertina: Person holding silver iPhone 6 with black case, Photo by Rachael Crowe on Unsplash

Felicidad.

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