Mai come in periodi di forti cambiamenti mantenersi in costante aggiornamento sotto tutti i punti di vista è fondamentale, ecco perché i podcast sono molto più importanti di quello che possiamo immaginare; conosciamoli e vediamo il perché.
In un tweet piuttosto datato (anno 2019) della pagina ufficiale dedicata a chi è creatore o creatrice di podcast sulla piattaforma Spotify, chiamato “Spotify for Podcaster“, si indicò chiaramente come, all’interno del programma di streaming musicale più famoso al mondo, fosse finalmente possibile creare delle playlist non solo di musica, ma anche di podcast.
Your playlists could use some podcasts.
— Spotify for Podcasters (@forpodcasters) 30 settembre 2019
Now available on @Spotify #PodcastsOnSpotify pic.twitter.com/HG5VKiF8bk
Ho parlato di Spotify nell’articolo “Spotify: come ha cambiato la musica“.
Un evento molto importante per chi usa la piattaforma svedese che permette a tutti gli utenti di fare un vero e proprio mix di musica e podcast.
Questo passaggio ha segnato un punto decisivo, l’ascolto di un qualcuno che parla è divenuto importante quanto una canzone.
Podcasting e Broadcasting
Facciamo il nostro solito e consueto passo indietro ponendoci la domanda importante: cosa sono i podcast?
Con il termine podcasting si intende l’ascolto di un file audio che non sia ovviamente un brano musicale; classicamente vengono registrate le puntate di programmi radiofonici ed utilizzate in un secondo momento grazie allo scaricamento dall’emittente e resa fruibile a tutti, anche offline.
Il nome deriva da iPod, dispositivo storico di Apple e broadcast cioè trasmissione.
Non solo di programmi radiofonici si tratta, ma di veri episodi realizzati da aziende che creano una quantità grande di prodotti di qualsiasi genere, fino ad arrivare a contenuti esclusivi per ogni piattaforma che accolga questo tipo di prodotti.
Una vera miniera di storie di vita, oppure informazioni storiche, politiche, tecnologiche, psicologie, sociologiche e tanto altro.
Stiamo parlando di una certa libertà di ascolto, che ci permette di iniziare un contenuto, stopparlo e farlo ripartire in un secondo momento, proprio come qualsiasi altra fruizione in streaming.
Ho parlato dei contenuti esclusivi nel mio articolo “Contenuti esclusivi: la battaglia tra i servizi di streaming“
Il termine Podcasting non è da confondere con Broadcasting, che indica l’ascolto o la visione di un filmato in diretta, quindi legato agli orari e le tempistiche che il programma richiede.
Non dobbiamo dimenticare il quadro generale di filmati in Brodcasting formati da riunioni, convegni ma anche conferenze dei leader di stato che, grazie a questa tecnologia, hanno raggiunto tantissime persone per parlare dei cambiamenti repentini dovuti dalla pandemia da Covid-19.
Tornando ai nostri podcast, la nascita di questi file appartiene ai primi anni del 2000, anche se, indubbiamente, tantissime persone si sono avvicinate a questa fruizione durante le varie quarantene pandemiche che hanno fatto conoscere e apprezzare maggiormente questi MP3, divenendo sempre più accessibili grazie alle nuove tecnologie che permettono una diffusione realmente capillare degli stessi.
I media sono audio quindi un qualcosa che sia solamente di solo ascolto, capaci di coprire quasi tutti i gusti di una persona, di animare discussioni, critiche e punti di vista, in qualsiasi lingua del mondo.
Nell’immaginario collettivo, però, il podcast è, come scritto prima, una puntata della radio preferita che si è persa ed è possibile ascoltarla comodamente in un secondo momento.
Basta andare nei siti web di tutte le stazioni radio e cercare la voce “podcast” per trovare un grande elenco di file scaricabili ed usufruibili quando si ha più tempo.
Strumenti per realizzare un Podcast
È altresì possibile per chiunque registrare un programma e renderlo pubblico in un sito, nel blog oppure divulgarlo nelle pagine social così da essere ascoltati da chiunque.
Si possono usare programmi semplici che permettono un servizio completo, uno dei più famosi è senza dubbio Spreaker: registra e pubblica.
Oppure si può procedere manualmente tramite alcuni software completamente open source come Ardour per registrare, convertirli per poi caricarli sui siti più congeniali.
Dove ascoltare i Podcast?
Le piattaforme sono tante, oltre ai siti ufficiali e a Spotify che prima abbiamo citato, ci sono anche: Apple Podcast, Google Podcast, Castbox, Amazon Music, TuneIn e tantissimi altri.
Insomma, come spero si sia capito da questo articolo, il podcast è veramente una piccola risorsa di conoscenza, a portata di mano per tutti.
Cercateli e non ve ne pentirete.
Lunga vita ai podcast!
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Immagine di copertina: Photo by Melanie Pongratz on Unsplash.
Felicidad