Gli “studenti con le cuffiette” fa parte di una risposta presente in una intervista.
Ogni tanto mi capita di leggere alcuni quotidiani che raccontano le vicende della mia città.
Ex teatro Verdi.
In uno di questi, che potete trovare nel Resto del Carlino di Ferrara di lunedì 07/10/19, racconta un’intervista specifica inerente all’apertura del Teatro Verdi della città.
L’ex-Verdi si presenta come una nuova località che mette insieme tradizione e digitale, con Open Lab per conferenze, stanze con intelligenza artificiale e tanta tecnologia.
Studenti con le cuffiette.
L’ultima domanda dell’intervista, a cui risponde un rappresentate di una delle aziende che hanno dato il via a questo rinnovo del Verdi, chiedeva se ci fosse uno spazio inerente agli studenti per poter studiare ed avere sale a propria disposizione.
La risposta mi ha lasciato pittosto perplesso perché, in una città fortemente universitaria come Ferrara, è stato chiaramente spiegato che non si desidera fare in modo che “studenti con le cuffiette e libri” occupino il posto per poter studiare, lasciato intendere un bel dolce far nulla.
Piuttosto, continua la risposta, si incentri una collaborazione con l’Università nello sviluppo di obbiettivi e progetti.
Visione sbagliata.
Questa è la tipica affermazione di chi vive lontano dal mondo reale, di chi non ha capito che, in una città apparentemente aperta come Ferrara, trovare nuovi luoghi dove potersi appoggiare, lavorare o studiare con le cuffiette, non significa per forza oziare dalla mattina alla sera.
Facendo così, sì da una visione del tutto stereotipata di quelle/i che sono le studentesse e gli studenti, oltre ad essere scorretta nei loro confronti.
C’è un gran bisogno di cambiamento, lo desideriamo tutti e ancora non siamo entrati nell’ottica che il modo di studiare, e di lavorare, è diverso rispetto alle scorse generazioni di studenti e sarà sempre meno tradizionale.
Internet sarà sempre più importante nella società e ritengo sia ormai fondamentale fornirlo a tutt*.
Molte studentesse e molti studenti potrebbero essere content* di sapere che, oltre all’Università che offre già di suo svariati servizi, anche la città viene incontro con nuove location apposta per loro.
Questa era sì buona occasione per poter “studiare con le cuffiette” ma anche incontrarsi, alternare il lavoro alla quotidianità nella città e renderla più viva e partecipe; eppure è stata tradita in nome di grandi progetti piuttosto che guardare la realtà dal basso verso l’alto.
Immagine di copertina: two person sitting on bar stool chair in front of bar front desk, Photo by Luca Bravo on Unsplash
Felicidad.