Le applicazioni di messaggistica sono uno dei motivi per cui spesso prendiamo in mano il nostro smartphone e lo controlliamo di continuo; sono tante le app che abbiamo a disposizione, di ogni genere ma poche, anzi pochissime, raggiungono un livello di sicurezza alto come Signal Private Messenger.

In diversi articoli ho parlato di Signal, ed è giunta l’ora di approfondire un po’ le sue caratteristiche, sia i suoi pregi come i difetti, con alcune curiosità che possono servire a tutti e tutte.

Per vedere il funzionamento di Signal leggi il mio articolo “Signal Private Messenger, come funziona“.

Partiamo dal principio: Signal, come già specificato all’inizio di questo testo, è una applicazione di messaggistica molto simile a WhatsApp, che permette di svolgere le stesse funzioni come la ben più gettonata “gallina dalle uova d’oro” di Zuckerberg.

Ha raggiunto un certo livello di popolarità nel 2015, dopo il tweet di Edward Snowden dove indicava il suo utilizzo quotidiano con l’applicazione protagonista di questo articolo.

Da quel momento l’interesse per l’app è diventato sempre più alto, con momenti di forte picco nei download soprattutto quando, in alcuni paesi, si susseguono forti tensioni sociali e Signal diventa inevitabilmente il mezzo di comunicazione preferito dagli/dalle attivisti/e di una certa corrente di pensiero.

Non solo, anche persone di spicco proprio come il noto imprenditore e miliardario Elon Musk hanno promosso l’utilizzo di Signal twittandolo al mondo intero aumentando così considerevolmente il livello di conoscenza di questa piattaforma.

Cosa differenzia quindi questo software dagli altri similari?

Vediamo insieme le più famose caratteristiche:

Totale sicurezza

Immagine presa da https://signal.org/#page-top
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Ogni chat, videochiamata o chiamata che si svolge all’interno della piattaforma è coperta da crittografia end-to-end; nessuno di esterno alla conversazione, può leggere o rintracciare quello che è stato scritto o detto, nemmeno Signal stessa, dato che non possiede nessuna informazione sensibile degli utenti.

Beninteso: questa sicurezza non è un optional da modificare o aggiungere, ma una funzione automatica in ogni conversazione; in sostanza non bisogna fare nulla di tecnico.

Invio di qualsiasi file multimediale

Immagine presa da https://signal.org/#page-top
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All’interno delle nostre chat è possibile inviare foto, video, file, contatti e posizione proprio come WhatsApp e tutto -si ribadisce- rimane solamente all’interno della conversazione.

Dark Mode

Dark Mode
Dark Mode

Da diverso tempo è presente la modalità oscura (dark) per mantenersi al passo con i tempi ed avere una grafica accattivante che non stanchi gli occhi durante l’uso.

Per poterla attivare, o disattivare, si può andare nelle Impostazioni (icona a forma di ingranaggio) e scegliere la voce Aspetto.

Oscurare i visi nelle foto

Modalità per oscurare i visi
Modalità per oscurare i visi

Forse Signal è l’unica applicazione che permette di oscurare i visi delle persone che nulla hanno a che vedere con noi. Questa funzione è stata aggiunta proprio in occasione delle manifestazioni americane in onore di George Floyid, dove Signal ha avuto un incremento di download di 5 volte superiore.

Questo, inoltre, va incontro alla mia richiesta agli sviluppatori delle varie app descritta nel mio articolo “Sviluppatori app: una richiesta“.

Per poter attivare questa funzione basta scattare una fotografia e prima di inviarla ad un nostro contatto basterà toccare lo schermo per attivare le funzioni di modifica delle foto.

A quel punto troveremo un simbolo tondo che ricorda un “”piccolo mappamondo” e si attiverà la funzione “Sfoca volti“, da quel punto possiamo attivare il flag in modo che sia Signal stessa a procedere all’oscuramento oppure possiamo farlo manualmente “cancellando” con il dito il viso di chi non intendiamo far vedere nella condivisione di quella immagine.

Questa è una funzione molto utile in caso ci sia l’invio di immagini dove all’interno sono presenti bambini e/o bambine.

Gruppi e videochiamate di gruppo

Immagine presa da https://signal.org/#page-top
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Come ogni app di messaggistica che si rispetti, anche su Signal è possibile creare gruppi con un massimo di 150 persone e da dicembre 2020 sono attive le videochiamate di gruppo per 5 persone.

È possibile chiamare e videochiamare da smartphone, tablet e da Desktop con l’opzione, per quest’ultimo, di condividere anche il proprio schermo in totale sicurezza.

Libera e gratis per tutte e tutti

Immagine presa da https://signal.org/#page-top
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All’interno dell’app non esiste nessuna pubblicità e dietro a questo sviluppo non c’è nessuna grossa azienda con interessi di lucro e raccolta dati, Signal è open source al 100% e disponibile per qualunque dispositivo.

Come fa quindi a mantenersi attiva?

Grazie alle donazioni degli utenti che scelgono liberamente di contribuire a mantenere questa app libera da interferenze di qualsiasi tipo.

Sviluppo dei pagamenti

Payments
Payments

Come ho avuto modo di annunciare nella mia pagina Facebook, Signal ha attivato in modalità beta, quindi ancora da sistemare, i pagamenti e l’invio di denaro tramite app con il portafoglio digitale tramite il servizio MobileCoin che permette di usufruire un servizio criptato, sicuro e “Carbon-negative”.

Una forma di pagamento digitale ottimizzato per dispositivi mobili mantenendo la privacy e l’anonimato, A differenza dei pagamenti via iMessage e WhatsApp (non ancora attivi in Italia), l’invio di denaro di Signal non permetterebbe a nessun istituto bancario di vedere la transizione, ma sarebbe solamente accessibile da chi invia il denaro e chi, ovviamente, lo riceve.

Le Storie

Da novembre 2022 anche su Signal sono arrivate le Storie, quelle immagini e/o contenuti che scompaiono dopo 24 ore dalla loro pubblicazione, proprio come tantissime app di messaggistica o social network.

Questo, a mio avviso, avvicina di più l’applicazione ad un mondo giovane e moderno mantenendo sempre al massimo la sicurezza.

Per chi vuole condividere Storie con i propri contatti troverà nella Home principale le sezioni Chat e Storie, basterà cliccare sul “+” presente sotto la nostra immagine profilo ed iniziare a creare il contenuto.

Per chi invece non è interessato/a a questa funzione può disattivarle nelle Impostazioni.

Per tutti i dispositivi

Signal è disponibile per tutti i tipi di smartphone, tablet e anche computer desktop.

In questo modo è possibile chattare anche mentre si usa un device diverso dallo smartphone.

Per sincronizzare le conversazioni, da poco tempo è possibile scansione un codice QR sul desktop con lo smartphone e sia le chat che i contatti saranno attivati anche su pc.

Attenzione però!

Non tutta la conversazione verrà “passata” ma solamente la persona con cui si stava chattando, mentre i messaggi non verranno inseriti nel nuovo computer durante la prima sincronizzazione.

Se l’app presenta molti punti a favore, ci sono anche dei fattori che, a mio avviso, potrebbero essere modificati e migliorati.

Vediamo quali sono:

  1. Numero di telefono: proprio come WhatsApp, Signal fonda la sua funzione sul numero di telefono, senza permettere ai propri utenti di essere ricercati tramite Username e quindi ottimizzare il fattore privacy, proprio come fa Telegram.
  2. Notifica di un nuovo utente iscritto: se il modus operandi di Signal è incentrato sulla sicurezza, trovo scomoda – e per nulla incline alla privacy – la notifica di avvenuta registrazione al servizio di una persona presente nella propria rubrica. Certo, è possibile togliere questo tipo di notifica su Signal, ma è comunque un’operazione macchinosa e per farla dobbiamo attivarci noi.
  3. Nessun cloud: il vero tasto dolente dell’app di Open Whisper è la mancanza di un cloud che possa permettere il salvataggio sicuro di tutte le conversazioni svolte. Se da un lato questa pratica garantisce la totale eliminazione delle chat, dall’altra, le stesse rimangono solo sul dispositivo; quindi se, ad esempio, lo smartphone si rovina, tutti i messaggi vengono persi per sempre. L’unica possibilità di trasferimento delle nostre chat è nel momento in cui passiamo da un dispositivo ad un altro.
  4. Signal non ha una propria postazione fissa, le chat non sono salvate all’interno di server ma l’applicazione deve avere una locazione per permettere agli utenti di usarla. Il gruppo, nonostante le difficoltà utilizza i server di Amazon (AWS) come collocazione dell’app e questo, anche se vige la trasparenza dell’open source, lascia sempre un pò di amaro in bocca.

Signal Private Messenger è un’ottima alternativa a WhatsApp, Messenger e Telegram.

Rappresenta un modo di comunicare sicuro e garantito che esula le nostre conversazioni da occhi indiscreti e aziende che fanno profitti con i dati di noi utenti.

Quanti e quante di voi usano Signal tutti i giorni?

Scrivetemi sulla pagina Facebook oppure seguitemi su Instagram.

Immagine di copertina: Jcsatanas.fr.

Felicidad.

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