Domanda classica che viene posta dopo aver scaricato l’app Signal Private Messenger: come funziona?
Nel precedente articolo inerente proprio a Signal ho descritto quelle che sono le sue caratteristiche inerenti alla privacy e alla filosofia di pensiero che ruota attorno al funzionamento dell’app.
Non mi dilungherò ulteriormente sui discorsi teorici in quanto, l’articolo prima linkato, ne descrive un resoconto completo.
Con questo testo voglio approfondirne il funzionamento, con qualche piccolo trucco comodo a chiunque voglia usare l’applicazione di messaggistica più sicura al mondo.
Oltre alle sue modalità d’uso, questo articolo risponde alle classiche domande che mi vengono poste sul perché iniziare ad usare proprio Signal invece di WhatsApp, Facebook Messenger o quant’altro.
In primis: cambia il modo di comunicare con Signal rispetto alla concorrenza?
No, assolutamente e lo vedremo nel corso di questo testo!
Partiamo quindi con le caratteristiche che si possono usare una volta scaricata l’app “azzurra” nei vari store:
Utilizzo classico di tutte le altre app: esatto, proprio così, voglio iniziare questo elenco informandovi che, Signal, funziona e non ha differenze sostanziali con le altre app di messaggistica.
Nello specifico faccio riferimento a queste tipiche funzioni: chat singola, chat di gruppo fino a 1000 persone (con WhatsApp sono 256), videochiamate personali oppure in un gruppo con un massimo di 5 persone.
Videochiamate di gruppo anche lato desktop con la possibilità di effettuare lo screen sharing, cioè trasmettere in diretta una visualizzazione del proprio schermo.
Oltre a questo, utilizzando l’app è possibile inviare messaggi vocali, foto in diretta oppure dalla galleria del proprio smartphone, GIF animate, sticker, file, contatti presenti nella rubrica ed infine è possibile inviare la propria posizione.
Tutte queste attività, ricordiamo che, a differenza di altre app, sono tutte criptate con la sicurezza end-to-end, qui un file immenso sulla sicurezza dell’applicazione.
Se gli sticker sono il nostro passatempo preferito possiamo scaricarne tantissimi attraverso signalstickers.com, in modo tale da rendere l’uso delle chat ancora più simpatico.
Client: oltre alle app presenti nei vari store di Apple (compreso iPad) e Android, Signal può essere scaricato anche su sistemi operativi Windows, MacOs e Linux.
Una volta scaricato il nuovo programma sarà possibile autorizzare un nuovo dispositivo recandosi in Impostazioni / Dispositivi associati e inquadrare il QRCode con lo smartphone per avviare la sincronizzazione.
Attenzione! Come già anticipato nell’articolo precedente, le chat non sono salvate in cloud come Telegram ad esempio, quindi se cambiamo lo smartphone, che è il contenitore originale delle conversazioni, tutto il resto verrà perso se non svolgeremo il trasferimento prima di resettare il vecchio dispositivo.
Trasferimento chat iOS: una volta scaricato l’app sul nuovo iPhone potremmo scegliere di passare le chat dal vecchio all’attuale selezionate “Trasferisci da dispositivo iOS“, scansionate il codice QR del precedente iPhone (o iPad) e il trasferimento verrà avviato.
Trasferimento chat Android: i procedimenti per trasferire le chat con il S.O. del “robotino verde” sono molteplici (moltissimi!) e consiglio di seguire le indicazioni nella pagina del supporto.
In questo caso il trasferimento può essere veloce quanto quello di iOS, oppure tramite backup criptato.
Trasferire le conversazioni tra app: grazie allo sviluppo intenso di questi ultimi mesi, lo staff di Signal ha creato la possibilità di trasferire i gruppi WhatsApp su Signal (furbetti!).
Dopo aver creato un gruppo su Signal è possibile inviare un link tramite la voce “Link del gruppo” così da inoltrare nella chat di WhatsApp questo collegamento e fare in modo che i contatti si trasferiscano definitivamente.
Aspetto: non solo è possibile impostare la dark mode in Signal (attiva già da molto tempo) ma, seguendo il percorso Impostazioni / Aspetto è ora modificabile anche lo sfondo della chat usando quelli di sistema oppure uno presente della nostra galleria, ad esempio una foto.
Se questo non bastasse è possibile cambiare anche il colore delle chat, rendendolo personalizzabile al massimo.
Privacy: questa voce, presente nelle Impostazioni, rappresenta indubbiamente il bagaglio più fornito: tra queste funzioni è possibile attivare le ricevute di lettura, indicatori di scrittura, anteprime dei link, bloccare la schermata nel momento del multitasking con le altre app, impostare PIN, inoltrare tutte le chiamate sui server Signal e cancellare la cronologia delle chat.
Tutto questo fa fede al principio cardine di Signal che è appunto la sicurezza totale nell’uso dell’app senza farci mancare nulla.
Notifiche: nelle notifiche è ovviamente possibile cambiare il suono del messaggio anche in base a chi ci scrive, mostrare determinati contenuti a schermo bloccato, ad esempio solo il nome della persona e non il testo (funzione che consiglio), oppure togliere la possibilità di notifica in caso di nuovo iscritto a Signal.
Utilizzo dei dati: proprio come in WhatsApp è possibile attivare o meno il download automatico dei media ricevuti nelle chat grazie a questa nuova funzione e proprio come nelle altre app, consiglio di tenere un freno nel download dei media, questo permette di diminuire l’archiviazione selvaggia di foto e video nei nostri device.
In caso si voglia cambiare qualcosa nell’automatismo possiamo decidere se scaricare i media su rete cellulare, Wi-Fi oppure entrambe.
Invio delle foto: nell’invio delle foto ai nostri contatti è possibile attuare delle modifiche importanti: si può inserire del testo classico oppure a mano libera e ritagliare la foto.
Molto importante, che merita un paragrafo a parte, è la funzione che si ottiene pigiando il primo simbolo del cerchio in alto a sinistra (vedi foto sotto): questo permette di oscurare i volti delle persone che non si vogliono far vedere.
Immaginate di inviare la foto di vostra figlia al parco dove sono presenti altre bambine e bambini, prima di mandare lo scatto è consigliabile oscurare i visi di chi non c’entra nulla con noi, per rispetto della loro privacy.
Faccio notare che questa funzione appartiene al momento solo a Signal.
Il simbolo dell’infinito presente in basso (sempre nell’invio di una foto) permette di inviare uno scatto visibile una volta soltanto e, oltretutto, assente nella cronologia della chat.
Note personali: in ultimo, ma non per importanza, è la possibilità di aggiungere una chat con se stessi/e ricercando nella rubrica la voce Note personali.
Ho parlato di quest’ultima funzione anche nell’articolo “Chat con se stessi per le 5 app principali di messaggistica“.
Si può usare questa funzione per poter inviare messaggi, note, immagini al proprio account e poterli riprendere in un altro dispositivo senza far passare questi media attraverso la sincronizzazione.
Queste funzioni sono sempre presenti e via via aggiornabili da Open Wishper System, permettendo così di utilizzare Signal proprio come le sue concorrenti sicuramente più famose e gettonate.
Il passaggio a questa app rappresenta una soluzione ottimale per unire praticità e sicurezza.
Prima di concludere: sapevate che anche Netflix si è accorta del sempre maggiore utilizzo di Signal?
Nell’ultima puntata della mini serie Social distance, il giovane protagonista usa proprio questa app per rimanere in collegamento con la propria compagna in tutta sicurezza, proprio per rimarcare l’importanza di Signal soprattutto in momenti di forte disagio sociale, come nel caso del Black Live Matters, rappresentato nell’episodio.
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Immagine di copertina: Photo by Dimitri Karastelev on Unsplash.
Felicidad.