Da quando sono usciti i social network, soprattutto con Facebook, l’iscrizione a determinati siti viene ancora più facile grazie all’uso dell’account della piattaforma per accedere ad un servizio o, come viene definito questo procedimento, usare un account di terze parti.
Accedere ad un nuovo sito con un social permette di facilitare l’iscrizione, senza la necessità di inserire o inventare nuove email o nuove password.
Basta semplicemente cliccare tramite il tipo di account o profilo di una piattaforma che usiamo quotidianamente ed il gioco è fatto.
Quante volte abbiamo visto il pulsante “Continua con Google” oppure “Entra con il tuo account Facebook”?
In sostanza questi profili di terze parti si “infiltrano” nelle nuove iscrizioni presso altri siti, ed è importante sapere che è possibile controllarne la parte inerente alla condivisione dei dati e quindi metterli in sicurezza.
Partendo dal presupposto che l’iscrizione ad un sito, quindi la creazione di un nuovo account, implica che un “qualcosa di noi” rimane in quella piattaforma anche se, spesso, ci ritroviamo quasi spinti a registrarci per pura comodità o per curiosità.
Pensiamo, ad esempio, nel momento del lockdown quando abbiamo deciso di aderire al servizio per la spesa online evitando così di uscire di casa in un momento particolarmente duro dell’anno 2020.
Potrebbe interessarti il mio articolo “5 documentari sul lockdown, per non tornare più indietro“.
Usando un account Google o Facebook per poter accedere a nuovi servizi inevitabilmente permetterà un proficuo scambio di dati tra le varie aziende: quello usato per la registrazione e quello nuovo, senza considerare che, spesso, non ci si rende nemmeno conto di esserci registrati ad un sito e si finisce per condividere dei nostri dati con un prodotto utilizzato per pochissime volte.
Questo ci spinge ad una domanda: quali dati vengono scambiati con le app di terze parti?
Dipende: potrebbe andare dall’indirizzo email al sesso, dalla data di nascita alla posizione in cui ci troviamo in cui si accede al sito o all’app e tanto altro.
C’è modo quindi per mettere in sicurezza i nostri profili o almeno limitare l’uso di questo trasferimento delle nostre informazioni sensibili?
Certo, con i link sottostanti che propongo sarà possibile prendere in mano la situazione ed avere un grande controllo su quello che abbiamo rilasciato dall’inizio della nostra avventura digitale con quel servizio.
Cliccando in questo link accederemo ai servizi che si appoggiano al nostro account della Big G.
Possiamo cliccare sopra al nome del sito che fa riferimento alla Gmail, controllare quali info possiede e, se non desideriamo più che quel sito si appoggi all’account, andiamo su Rimuovi accesso.
Nonostante Microsoft sia vista come meno influente sulla trattazione dei dati è possibile accedere cliccando qui e dopo aver fatto il login si avrà a disposizione l’elenco completo dei servizi a cui è stato concesso l’accesso.
In questo caso potremo vedere la data dell’ultima volta che abbiamo utilizzato quel servizio e decidere di rimuoverlo andando su Modifica e Rimuovi queste autorizzazioni.
Facebook è indubbiamente il posto dove troveremo maggiori accessi a determinati servizi, il più delle volte inutili come giochi e “divertimenti” vari.
Cliccando qui è possibile vedere tutte quelle funzioni e, ad ognuno di essa, basterà cliccare sulla X alla destra per rimuoverla dal nostro account.
Da qui poi, sarà altresì possibile decidere di non permettere a Facebook di permettere l’accesso ai giochi, app e servizi web cliccando su Disattiva che possiamo trovare nella voce Preferenze.
Tutte le operazioni di rimozione delle app di terze parti per Twitter sono disponibili in questo link.
Twitter è un social decisamente meno usato rispetto alla concorrenza nel nostro paese sia in termini di piattaforma che di uso per le terze parti, ciò non toglie che qualche tentativo sia stato fatto volontariamente o, magari, involontariamente.
Nonostante il social network Instagram faccia parte dell’universo Facebook, mantiene tuttora una discreta ed indipendente parte dedicata alle impostazioni dell’utente.
Cliccando su questo link possiamo notare quali siano le app e siti web a cui abbiamo concesso l’accesso alla piattaforma per foto più famosa al mondo e decidere di rimuoverli o meno.
Linkedin è una piattaforma sociale basata sulle interazioni professionali acquisita nel 2016 da Microsoft ma gode tranquillamente di vita propria senza per forza essere registrati con un account Microsoft.
Cliccando su questo link è possibile vedere i servizi consentiti per la condivisione dei dati e decidere di rimuoverli.
Con Amazon potrebbe esserci meno bisogno di sapere quali sono le app di terze parti che fanno riferimento al nostro account ma è comunque importante sapere come gestire il nostro profilo e conoscere quali sono i programmi a cui siamo iscritti.
Per fare questo basta solamente accedere a questo link e controllare il tutto liberamente.
Per quel che riguarda Apple?
Non ho inserito la parte inerente alla casa della mela in quanto possiamo trovare tutte le informazioni su questo procedimento nell’articolo “La nuova epoca delle email temporanee“.
Avete trovato qualcosa di indesiderato nei vostri account e messo in sicurezza?
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Immagine di copertina: Photo by Jodie Cook on Unsplash.
Felicidad.