Le presentazioni della Silicon Valley sono sempre oggetto di grande entusiasmo da parte degli affezionati.

I Keynote di qualsiasi azienda informatica rappresentano una porta per il futuro più immediato.

Apple, con questi eventi non è da meno anzi, i suoi incontri sono molto seguiti, sia dai propri fan che dai competitor.

Ogni presentazione, ripetiamo, rappresenta l’introduzione a nuovi prodotti e sistemi operativi.

Anche il WWDC19 tenuto il 3 maggio, ha dato una svolta ai propri prodotti.

Al di fuori della presentazione dei device, non è questa la sede giusta per parlarne, vorrei concentrarmi su due lati che considero più importanti di altri: privacy e mancanza di supporto, insomma il bastone e la carota.

Questo evento Apple ha dato molta importanza alla privacy: dai messaggi, all’applicazione Home fino alla possibilità di accedere ai vari siti con ID Apple, questa, più di tutte, è stata la scelta più azzeccata.

Di cosa si sta parlando?

Nel momento in cui si vuole accedere a qualche sito è possibile decidere di farlo con una mail personale, oppure usare un account Google o Facebook.

Prossimamente sarà possibile effettuarlo tramite account Apple, mantenendo la privacy nell’accesso.

Infatti entrando con questo account, a differenza di Google e Facebook, i gestori del sito “vedranno” una mail fasulla e, se un sito ha una richiesta in particolare come poter vedere il proprio nome o identità, sarà l’utente a decidere cosa rilasciare al sito o meno.

Questa è, per me, la carota della situazione.

Dove si trova il bastone?

Nel fatto che una fetta di dispositivi si pensa non siano più supportati dal nuovo sistema operativo, e stiamo parlando di iPhone 6 e iPhone 6 Plus.

Probabilmente la scelta deriva dall’incapacità hardware di mantenere una buona prestazione anche dopo l’eventuale upgrade.

In questo caso c’è poco da dire se non quello di accettare la scelta dettata dalla casa madre e capire se effettivamente sarà legge oppure se ci saranno cambiamenti all’ultimo.

Si sa che la mancanza di supporto prolungato alla fine porta all’inutilizzo del device, divenendo poi obsoleto.

Ho parlato di obsolescenza anche nell’articolo “Obsolescenza oggi spreco domani“.

Immagine di copertina: Two person sitting on bar stool chair in front of bar front desk, Photo by Luca Bravo on Unsplash

Felicidad

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