Vi scrivo 6 motivi personali per cui i/le bambin* non dovrebbero far parte del mondo social.

Il mondo dei social ha ormai catturato tutte le fasi della nostra vita, compreso quelle dei* nostr* bambin*.

Voglio raccontarvi una storia, la nostra.

Una storia di neo genitori con la difficile missione di tenere fuori i social fuori dalla nostra vita di nuova famiglia.

Mia figlia ha compiuto il suo primo anno di vita in questo afoso mese di luglio 2019.
A distanza di 365 giorni, nessuna foto di Violante, questo è il suo nome, è finita su un qualsiasi social network. Non è stata pubblicata nessuna immagine, storia o video che ritraevano il viso della bimba.


Ho parlato di Violante anche nel mio articolo “Lei, i bimbi e lo smartphone”.

Situazione strana? Si, visto i tempi decisamente strana.

In un mondo dove sembra quasi d’obbligo pubblicare ogni fase della vita di quest* bambin*, dalle foto delle ecografie nel delicato momento della gravidanza ai primi passi, noi abbiamo deciso di fare un passo indietro anzi, di lato, evitando che la piccola possa ritrovare la propria presenza all’interno delle piattaforme sociali.

Cosa abbiamo dovuto passare in questo primo anno? Tanto, troppo.
Una serie infinita, alle volte anche troppo invadente, di richieste nel vedere una qualsiasi immagine pubblicata, ben sapendo che noi genitori eravamo, e siamo, contro queste procedure.
Critiche sul perché non abbiamo mai scritto nulla che riguardasse Violante, dalla nascita ai suoi progressi in questo anno.

Sono 6 i motivi che ci spingono a continuare questa scelta, e li voglio scrivere per permettere a tutti di riflettere:

  1. La privacy prima di ogni altra cosa, sua e nostra come famiglia. Perché far vedere a tutti momenti come il bagnetto? Se vengono scattate delle foto in quelle situazioni devono rimanere nostre.
  2. Rispetto per la persona che sarà Violante, sia nel mondo reale e digitale, senza ritrovarsi album fotografici sparsi nei vari siti web.
  3. Libera scelta di decidere, quando avrà l’età giusta per entrare nei social e si sta parlando di 14/16 anni, di avvicinarsi ad internet e connettersi come e con chi vorrà. Sarà sua decisione di muoversi come meglio crede e non perché sia una imposizione dei genitori o della società.
  4. Consapevolezza che la bimba dovrà avere entrando nel mondo diei social come Facebook, Instagram, WhatsApp e compagnia bella. Cosa le aspetta, quali saranno gli aspetti positivi e negativi.
  5. Opposizione di noi genitori di una ridicola, stupida quanto inutile moda del pubblicare foto della piccola quando gli scandali per privacy, diffusione di dati sensibili sono all’ordine del giorno.
  6. Abbiamo rifiutato l’idea della gratificazione di innumerevoli like dei nostri contatti, come se questi potessero aumentare il nostro fabbisogno di soddisfazione giornaliera. Non è certo avere mille like che ci fa stare bene.

Detto questo, mi chiedo spesso cosa succederà in futuro e la risposta è molto semplice: si continua così, affinché niente e nessuno pubblichi foto di nostra figlia.

Abbiamo commesso qualche errore?
Certamente, perché nonostante tutto è scappato qualcosa tramite WhatsApp, con l’invio di qualche immagine a parenti molto stretti e, purtroppo, sono sicuro che tali foto siano finite in smartphone di persone a noi sconosciute.

Spero che questo articolo / sfogo possa far riflettere parecchio chi ha condiviso in maniera selvaggia le foto dei propri cuccioli e pensarci ancora qualche secondo prima di premere il tasto “pubblica”, perché, in fin dei conti si tratta solo di moda, niente che possa essere realmente utile.

Ho parlato di social e bambini nel mio articolo “Social e bambini“.

Immagine di copertina: Grayscale photography of three person’s holding umbrella, Photo by Dimitri de Vries on Unsplash

Felicidad

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