Lei, i bimbi e lo smartphone non è il nome di un film, ma di una storia vera.

Capita spesso, nei momenti in cui Lei è con me, di usare lo smartphone; l’utilizzo maggiore che ne faccio è per lavoro o per il blog, altre volte per rimanere in contatto con le persone oppure semplicemente per svago, ad esempio social network, seppur in maniera minore.

Eppure, nonostante tutto, sono un po’ dispiaciuto, anzi, mi da un senso di fastidio, utilizzare quel dispositivo nel momento in cui Lei è vicina a me, nonostante mi senta quasi in obbligo a rispondere quando il dovere chiama.

Non le lascio lo smartphone in mano per un periodo lungo di tempo, mentre lo sto usando capita che Lei riesca a vederlo e così rimane quasi paralizzata, attratta, come se quello fosse l’oggetto più bello ed interessante che abbia mai visto.

Quando mi accorgo che l’oggetto del desiderio è stato addocchiato, cerco di nasconderlo il prima possibile, allontanandolo dal suo piccolo sguardo in modo che possa continuare a distrarsi con altri tipi di oggetti più consoni alla sua persona.

Quando, alle volte, faccio in modo che lo possa toccare, è per vedere il blocco schermo colorato. Tutto questo per la durata di pochi minuti ed in maniera controllata, davanti a me.

Scaduto il tempo, scaduto il momento di stare davanti allo schermo per dedicarsi a qualcosa di più costruttivo.

Per essere chiari: Lei è Violante, mia figlia, ancora piccola, troppo piccola per iniziare ad interagire con questo mondo.

Mi rendo conto, forse, di essere un po’ esagerato nel cercare di nascondere lo smartphone dalla sua visuale, o di darle un tempo molto restrittivo.

Sarà uno strumento che, con il tempo, imparerà a conoscere in ogni caso.

A differenza mia, anzi, direi in opposto, vedo un vero e proprio abuso del telefono da parte di tantissime coppie con bimbi e bimbe, quasi fosse il miglior baby sitter.

Lo smartphone, o ancora meglio il tablet per la sua grandezza, sono diventati i nuovi giochi e passatempi dei bambini, per poterli zittire e fare in modo che, i genitori, possano avere un po’ di relax.

Non mi permetto di scrivere cosa è giusto o sbagliato, i papà e le mamme sapranno perfettamente quello che i loro pargoli possono o non possono fare.

Ciò che voglio scrivere, però, sono 6 piccoli suggerimenti, alcuni banali altri meno, che vorrei dare ai genitori per cercare di renderli più tranquilli nel momento in cui i loro bimbi e le loro bimbe, iniziano ad interagire con questo oggetto tecnologico:

  1. Date un tempo specifico ai vostri figli sull’utilizzo del vostro smartphone. Se dite che hanno mezz’ora di tempo per giocare, non lasciate loro il telefono per due ore.
  2. Controllate cosa sta facendo: se proprio non riuscite, o non avete voglia di rimanere con loro, dovete almeno sapere con che applicazione i vostri bimbi stanno giocando. Ritengo sia molto importante che i pargoli abbiano qualcuno al proprio fianco nel momento in cui usino questo strumento dalle mille caratteristiche.
  3. Collegandomi al numero 2, controllate a quale tipologia appartiene quel gioco, se è vietato ai minori, cosa comporta e quali passaggi dovete fare per poter effettivamente interagire con l’app.
  4. Quali sono i permessi che richiede l’app di cui i vostri figli vanno matti? È molto importante essere consapevoli di cosa ha bisogno l’applicazione per poter essere usata e, soprattutto, conoscere quali dati richiede per poter iniziare.
  5. No social, ci sono delle regole precise per poter utilizzare le piattaforme più famose, tra le quali un’età minima prestabilita dalle stesse aziende: WhatApp richiede che l’utente abbia almeno 16 anni per potersi iscrivere, Facebook e Instagram (qui una pagina ufficiale per i genitori) richiedono invece 13 anni. Quindi, non abbiate fretta e sopratutto non anticipate i tempi.
  6. I vostri bimbi si sono stancati di quel gioco? Eliminatelo, sarà memoria, batteria e raccoglimento dei vostri dati in meno.
Instagram, Photo by Erik Lucatero on Unsplash
Instagram, Photo by Erik Lucatero on Unsplash

Questi piccoli accorgimenti vi permettono di essere sempre al passo con ciò che il mondo del digitale richiede nel campo dei giovani.

Leggi il mio articolo: “Prima regola dell’informatica: leggere“.

Il sito Privacy Evaluation è molto interessante dal punto di vista della privacy nei giochi e nelle app più famose del momento per smartphone e tablet.

Non tralasciate nulla al caso, prendetevi del tempo per capire, conoscere i dettagli che le applicazioni più usate e gettonate del momento richiedono.

Chissà, magari possiamo anche noi imparare qualcosa di questo mondo sempre in evoluzione.

Articolo aggiornato il 31/10/2019

Immagine di copertina: Photo by Kelly Sikkema on Unsplash.

Felicidad.

Ti potrebbe piacere:

1 commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *