Parlare di minimalismo digitale, o minimalismo in generale, con gli eventi annuali e ricorrenti dove si vende di tutto e di più come il Black Friday e/o Cyber Monday è come affermare di mettersi a dieta dopo le feste natalizie: tutti lo dicono ma pochi lo attuano davvero.
In un mio articolo precedente ho parlato del minimalismo digitale di cosa comporta, però non ho inserito nessun tipo di consiglio per chi vorrebbe dare un piccolo strappo alla sua vena consumistica o per lo meno provarci.
Questi piccoli suggerimenti che mi sento di dare, dopo aver visto con i miei occhi come sta avanzando la tecnologia, servono proprio per iniziare un vero cambio nella nostra vita, consumando di meno (digitalmente parlando) e vivendo meglio con ciò che abbiamo già in mano.
Vediamo insieme i passi per approcciarsi al minimalismo digitale:
Eliminare ogni tipo di app, o programma nel proprio pc, che non si usa.
I nostri dispositivi sono colmi di software inutili.
Facciamo la conta di quali, effettivamente, usiamo e togliamo tutto il resto.
È vero che, alcune app o programmi, non possono essere cancellati perché fanno parte del sistema, il mio consiglio in questo caso è di inserirle tutte in una cartella e metterla da parte o, se possibile, disattivarle.
Frenare il marketing sfrenato
Le pubblicità, come i volantini dei grandi store, sono accattivanti e pieni di nuovi, bellissimi e costosi dispositivi.
Facciamoci qualche domanda nel momento in cui ci sale la tentazione di correre a prendere un nuovo device: “Il mio telefono funziona ancora?” oppure, “Cosa me ne faccio delle novità presenti nel telefono che vorrei comprare?”.
Ovvio che la decisione finale spetta a noi, però, l’importante sarebbe essere coscienti dell’acquisto che vogliamo fare, senza farsi condizionare dalla moda.
Evitare gli sprechi
Il tablet ha un problema?
Non buttiamolo via e informiamoci per farlo aggiustare.
Se effettivamente non è in mille pezzi, un qualcosa si può provare a sistemare.
Abbiamo fretta di usarlo?
Lo so, la nostra società è basata sulla fretta e non ci permette di perdere tempo per aggiustare qualcosa quando costa meno prenderne uno nuovo, ma ricordiamo ancora la soddisfazione che abbiamo provato nel momento dell’acquisto di questo nostro compagno di viaggio, o abbiamo già dimenticato tutto e siamo pronti a cacciarlo?
Usiamo programmi Open Source
Questi software sono per lo più gratuiti, liberi da licenza, ed è possibile usarli quando e dove vogliamo e, se ci troviamo in sintonia con quell’azienda, possiamo anche contribuire alla loro ottimizzazione dando consigli a chi è novizio di quel programma oppure è possibile chiedere alle community dedicate informazioni che ci servono.
Qualche esempio per capire: usare VLC per video o canzoni, OpenStreetMap al posto di Google Maps, Signal Private Messenger al posto di WhatsApp e tantissimi altri.
A proposito di software libero: esistono diversi sistemi operativi che possono ridare vita ai nostri vecchi computer, permettendo così di funzionare ancora, con le funzioni basilari ed evitare di comprare un computer nuovo.
Due esempi su tutti è usare Lubuntu e Kubuntu che permettono di “resuscitare” vecchi pc e funzionano divinamente.
Ho parlato di open source nell’articolo “Open Source, la vera strada contro le Big Tech”.
Pochi dispositivi ma grande funzionalità
Abbiamo veramente bisogno di due tablet in casa, 3 smartphone sempre accesi mentre altrettanti sono spenti da mesi posizionati nel cassetto con solo qualche graffio, una tv ogni stanza e 3 pc?
Si? Siamo sicuri?
Solamente un computer possiede innumerevoli funzionalità e può essere usato da più persone, ognuno con la propria partizione, protetta da password.
Oppure diamo importanza ai dispositivi ricondizionati: ormai ogni grande store possiede dei dispositivi ricondizionati, cioè prodotti usati di seconda mano, sistemati e rivenduti.
Piuttosto che correre alla ricerca dell’ultimo modello, usarne uno ricondizionato dell’anno precedente permette di fare un uso identico a quello nuovo, ma consapevole del fatto che si ha contribuito a non sprecare materiale utile nell’ambiente.
È importante quindi riflettere bene su quello che si possiede, prima di buttarsi nell’acquisto sfrenato di un qualcosa di nuovo e pensiamo che con un solo dispositivo è possibile fare cose che, fino a qualche anno fa, non era lontanamente comprensibile.
Sentiamoci fortunati dell’epoca in cui viviamo nonostante le vicissitudini che ogni giorno ci bersagliano la mente: guerre, riscaldamento globale, pandemia mondiale, ecc.
Le varie quarantene, oltretutto, dovrebbero averci fatto conoscere nuove funzioni digitali fino ad ora tenute da parte e fatto capire la vera importanza di questi prodotti tecnologici.
A mio avviso, l’importante è che non ci sia un abuso, come in tutte le cose, godendoci appieno un singolo strumento.
Alla fine del suo percorso di vita, quando non avrà nemmeno la possibilità di accendersi allora ne varrà veramente la pena cambiarlo e non perché ci viene imposto dalla società, questo è un piccolo passo cosciente verso il minimalismo digitale.
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Immagine di copertina: Turned off MacBook Pro beside white ceramic mug filled with coffee, Photo by Lauren Mancke on Unsplash.
Felicidad.
[…] 1) Nel tempo, sono arrivato alla conclusione personale, che, la tv, è uno strumento estremamente manipolatore, i suoi canali, i programmi, la pubblicità stessa li considero fatti ad arte per un livello alto di consumismo, in riferimento a questo, leggi il mio articolo sul Minimalismo Digitale. […]
[…] alternative alle solite […]
[…] Prima di sostituire il vostro smartphone avete controllato quante applicazioni sono installate, e quante effettivamente ne usate? Spesso ritrovo telefoni lenti, ma pieni colmi di applicazioni dove una buona percentuale, non viene minimamente usata o nemmeno si sa a cosa possa servire, che caratteristiche hanno e quali nostri dati raccolgono. È buona norma quindi, ove è possibile, togliere tutte quelle app inutili facendo così spazio e lasciando “respirare” di più il vostro caro dispositivo. Ne ho parlato anche nel mio articolo Minimalismo digitale in 5 passi. […]
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